Consigli di guida in sicurezza per le uscite in gruppo
Anche se avete cavalcato motociclette per anni, la guida in gruppo richiede disciplina ed ogni motociclista deve abbandonare temporaneamente alcune di quelle libertà personali e assumere qualche responsabilità sia per sé che per il gruppo.
La conoscenza e l’osservanza delle tecniche di guida in gruppo aiuteranno a percorrere un percorso con una grande quantità di motociclette in assoluta sicurezza e ci permetterà di divertirci in tranquillità.
Al fine di una buona riuscita del “run” di seguito piccole e semplici regole di comportamento su strada:
In relazione al numero di moto partecipanti, l’uscita in moto, generalmente prevede una “formazione” di marcia, gestita da motociclisti più esperti, i quali guideranno in sicurezza l’uscita anche tramite segnali convenzionali, che potranno segnalarvi le situazioni più a rischio, tipo deformazione della strada, strada sporca di olio o terriccio, ciclisti o pedoni che potranno intralciare il vostro passaggio, ecc.
La Testa (Leader o capo-colonna): (Generalmente chi conosce meglio la strada e/o determinate zone) Deve controllare la quantità di moto che segue e aspettare o fermarsi quando lo ritiene opportuno per ricompattare il gruppo. Colui che guiderà la testa del gruppo, non va mai sorpassato e né affiancato.
La Coda: (Anche lui deve conoscere la strada). Ultimo motociclista del gruppo, vigilerà che nessuno resti indietro con il rischio di perdersi per vari motivi, una possibile fermata imprevista o sbaglio di strada, aiutando chi in difficoltà e ricompattarlo al gruppo. Nel caso di gruppi compatti (circa 10-15 moto) e su strade ad unico senso di marcia, la coda può fare da tappo nei sorpassi.
Se necessario saranno nominate delle Staffette: In prossimità di incroci o deviazioni, si fermeranno a indicarvi la direzione di marcia. Sono distribuite ogni 5/10max moto in modo da tenere compattato il gruppo. Le staffette hanno la precedenza e gli si deve cedere sempre il passo per la ripresa della posizione.
Tutti gli aventi-ruolo sono dotati di evidenti segnali di riconoscimento e distinzione, come pettorina con bande retroriflettenti (consiglio quella di colore arancione e con bande retroriflettenti GP 340 Silver Reflexite a norma EN 471) o un altro segno distintivo che rendono inequivocabile la loro "destinazione d'uso" ed il ruolo di chi le indossa.
E’ possibile dotarsi di dispositivi di comunicazione radio (interfono) inseriti nel casco. La portata non sempre è ottimale, ma in città su distanze minimali può essere utile. (VEDI FIGURA 1)
Si marcia in “FILA INDIANA” cioè uno dietro l’altro ma in maniera alternata (o sfalsata), mantenendo sempre la giusta distanza con chi vi precede, in modo da avere più visibilità e maggiore spazio di frenata così da evitare in caso di una vostra imprevista “sbandata” o inchiodata di mettere in difficoltà tutto il gruppo e consente inoltre a chi vi precede di vedervi nei retrovisori e voi potete fare altrettanto con chi vi segue.
- Spaziatura della moto che vi precede (stesa linea) = 2 sec.
- Spaziatura della moto alternata che vi precede = 1 sec.
Questo metodo oltre ad essere consigliato per una maggiore sicurezza, impedisce l’inserimento di auto nel gruppo. La prima e l’ultima motocicletta dovrebbero stare vicini al centro strada.
Si tiene una guida fluida priva di brusche accelerazioni e frenate. (VEDI FIGURA 2)
Una volta occupata una posizione nella fila NON la si cambia e si sorpassa solo se chi vi precede vi fa segnale di passare, o in caso di manovre di assoluta emergenza; si mantiene la posizione fino alla pausa/sosta successiva, dove si potrà prendere una nuova posizione nel gruppo. (VEDI FIGURA 3)
Nelle strade a due corsie, effettuare i sorpassi uno alla volta e comunque dopo che chi vi precede lo avrà ultimato. A sorpasso eseguito, mantenersi completamente a destra della carreggiata e rallentare la velocità di marcia per dare a tutti la possibilità di unirsi al gruppo senza accelerare e se chi vi segue lo effettua a sua volta lasciategli lo spazio necessario per rientrare. Si sorpassa sempre a sinistra ad eccezione che ci sia sufficiente spazio a destra o che ci siano pericoli o emergenze.
In autostrada, la motocicletta ultima esca per prima nella corsia di sorpasso e tenga la sua posizione. A seguire tutti escono e occupano la corsia veloce. Solo dopo che anche l’ultimo avrà effettuato il sorpasso la corsia verrà liberata.
Nel rientro dalla corsia veloce a quella lenta, il primo motociclista sarà il primo a compire la manovra. Via, via, tutti gli altri seguono nel rientro andando a ricomporre la formazione alternata. L’ultimo del gruppo chiude questa delicata fase. Si suggeriscono tempi rapidi per ottenere il rispetto degli automobilisti. (VEDI FIGURA 4)
In caso di rallentamento, evitate di affiancarvi a chi vi precede ed in ogni caso mai farlo sul lato destro.
Per lo scopo di attraversare le intersezioni in gruppo, durante gli arresti della circolazione semafori, stop, dare precedenza, passaggi pedonali, ecc. i motociclisti si dispongono affiancati in colonna per due (formazione accoppiata). Questo riduce la lunghezza del gruppo di metà. Restare in questa formazione fino al passaggio dell’incrocio. Il gruppo deve viaggiare unito e compatto soprattutto nell’attraversamento di centri abitati ed in presenza di traffico. Se non ce la fate a passare l’incrocio con il gruppo, non preoccupatevi. Non passate con il rosso. Il leader del gruppo vi aspetterà poco più avanti rallentando la marcia del gruppo stesso.
Ogni partecipante è responsabile che il motociclista che segue non si perde, non lo si deve mai distanziare troppo, alle intersezioni bisogna aspettarlo prima di svoltare, se è in ritardo lo si aspetta, se ha problemi lo si aiuta! Una moto in difficoltà viaggia scortata da almeno altre due moto.
In caso di qualche problema, fermarsi solo in condizioni di sicurezza (area di sosta, parcheggi ecc.). (VEDI FIGURA 5)
Parcheggiare in modo ordinato riduce i tempi per uscire. Un buon sistema di parcheggio, se c’è sufficiente spazio, è sistemare le moto in retromarcia una di seguito all’altra parallelamente. Questo metodo è molto veloce perché non serve aspettare, proprio per la continuità d’esecuzione dell’azione di parcheggio. (VEDI FIGURA 6)
Quando ci si ferma al distributore, è consigliato che tutti facciano rifornimento per non obbligare il gruppo a doversi rifermare di nuovo dopo pochi km. Stesso discorso per i bisogni fisiologici.
Arrivati a destinazione, nella ripartenza e nel ritorno, verificare che tutti i partecipanti siano presenti.
Se il tour prevede il pranzo a sacco adeguati.
Cerca di rispettare i tempi previsti per le partenze sia dopo le soste brevi che dopo eventuali pernottamenti; fare aspettare inutilmente gli altri crea inutili tensioni e reciproche incomprensioni.
Se sei stanco o il tuo passeggero ha/avete problemi, esigenze primarie di vario genere, avverti il tour leader o le staffette, coda; Meglio una sosta in più per evitare pericoli dovuti alla stanchezza o a tensioni fisiche insostenibili.
Se qualcuno intende lasciare il gruppo e procedere per proprio conto deve comunicarlo a chi guida la colonna (leader) e a chi la chiude (coda).
Ovviamente ogni singolo motociclista risponde delle proprie azioni, del rispetto delle norme del Codice della Strada, il rispetto reciproco e incolumità del gruppo e di ogni altra persona o cosa incontrata durante il viaggio ed eviterà competizioni durante la guida, sorpassi azzardati, impennate.
L’organizzazione declina ogni responsabilità per eventuali danni a persone e/o cose, durante motouscite, motoeventi. Eventuali responsabilità civile verso terzi saranno a carico del responsabile.
Per ragioni di sicurezza, a causa di avverse condizioni meteo o per esigenze del gruppo, anche se programmato, il percorso del viaggio può essere rivisto e modificato.
A.S.D. Vespa Club Agrate Brianza
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